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Bite per denti, a cosa serve? Scopri se dovresti usarlo

Esiste uno stretto legame tra l’apparato masticatorio e il sistema posturale: un mal posizionamento dei denti o il digrignamento potrebbero provocare, oltre al consumo dello smalto dentale, dolori in tutto l’apparato muscolo-scheletrico e disturbi della postura.
È lo gnatologo, specialista che ha competenze specifiche per quanto riguarda le articolazioni della bocca e tutti gli organi ad essa connessi, a diagnosticare i problemi di malocclusione, bruxismo e dell’articolazione temporo-mandibolare.

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Gnatologia

I denti, le gengive, la mascella, i muscoli della masticazione, l’epitelio, le articolazioni temporo-mandibolari e i nervi costituiscono lʼapparato stomatognatico, responsabile della masticazione, della deglutizione e della fonazione. Il suddetto apparato è anche importante per il mantenimento dell’equilibrio del sistema posturale: un’alterazione del sistema masticatorio può influire sul benessere del resto del corpo.

Lo Gnatologo è il Dentista specializzato nello studio e nella cura di questo apparato, che, attraverso radiografie e risonanze magnetiche, individua i problemi di malocclusione, bruxismo, mal posizionamento del condilo-mandibolare e altre disfunzioni dell’apparato. Nella maggior parte dei casi il primo passo verso la soluzione delle patologie masticatorie è il bite.

Cos’è e a cosa serve il Bite

Il bite è una placca occlusale in resina acrilica che ha la funzione di risolvere i problemi dell’apparato masticatorio legati al digrignamento dei denti, alla malocclusione dentale, al russamento e alla dislocazione mandibolare. Ha la forma di una mascherina e deve essere posta fra le due arcate dentali per un periodo di tempo che varia in base alle patologie riscontrate dal Dentista Gnatologo. Sono disponibili diverse tipologie classificabili in tre categorie:

  • Personalizzati: realizzati su misura dal Dentista, dopo aver preso l’impronta e aver diagnosticato il problema.
  • Automodellanti: mascherine termoplastiche in resina che si adattano alla propria impronta dentale.
  • Preformati: placche in resina con una conformazione standard.

Quelli personalizzati, pur avendo un costo maggiore, sono consigliati poiché sono costruiti sulla base delle proprie caratteristiche e disturbi. La diffusione tra la popolazione del digrignamento dei denti porta molte persone ad effettuare un’autodiagnosi, ma è importante che sia uno specialista ad individuare la vera causa del problema, poiché questo movimento involontario può essere dovuto al non combaciamento dei denti, che richiede un intervento ortodontico.
Inoltre, sono disponibili diverse forme in base alle problematiche riscontrate:

  • Per il russamento: ha due mascherine gemelle che portano la mandibola in una posizione tale da eliminare le ostruzioni dell’aria tra il naso e la laringe.
  • Per il bruxismo: placca per l’arcata superiore che permette di rilassare i muscoli mandibolari e di non frizionare i denti.
  • Per riposizionamento condilo-mandibolare: in questo caso si parla di bite ortotico, poiché ha una funzione ortopedica. Questo tipo di placca permette di riposizionare la mandibola nella sua corretta posizione, oltre a decontrarre la muscolatura. Serve per correggere le dislocazioni mandibolari ed è realizzato su misura grazie alle indicazione dello Gnatologo.

È importante pulire quotidianamente il bite e riporlo nella custodia apposita, per evitare la contaminazione da parte di agenti esterni.

Contro il Bruxismo

Il Bruxismo è il serramento e il digrignamento involontario dei denti durante il giorno e la notte. I fattori che portano molte persone a contrarre i muscoli e a serrare i denti senza un’obiettiva funzione non sono ancora scientificamente provati, ma molti studi hanno
dimostrato che si possono attribuire allo stress e ad un allineamento non corretto delle occlusioni dentali.

Un rimedio è il bite, che permette di mantenere il corretto spazio occlusale, di scaricare la forza esercitata dai muscoli sulla placca di resina piuttosto che sui denti e di rilassare i muscoli mandibolari e cervicali. Il continuo sfregamento notturno provoca l’abrasione dello smalto dei denti fino a causarne un decadimento strutturale e, in casi estremi, la caduta e l’infiammazione delle gengive.

Studi hanno dimostrato che la contrazione dei muscoli mandibolari può provocare dolori alla cervicale, alla zona dorsale della schiena (rachide) e al trigemino.

Malocclusione

In campo odontoiatrico si parla di malocclusione quando i denti dell’arcata superiore non coincidono in modo armonico ed equilibrato con quella inferiore, presentando un’anomalia di allineamento tra la mascella e la mandibola.
La malocclusione può essere dovuta da:

  • una conformazione genetica;
  • un intervento odontoiatrico non eseguito correttamente (otturazioni ed impianti);
  • abitudini scorrette (succhiarsi il dito in età infantile, usare il ciuccio oltre i 3 anni, digrignare i denti).

 

È importante che sia il Dentista a risalire alla causa, per risolvere il problema con gli strumenti più adeguati: terapie ricostruttive o
ortodontiche. In caso di bruxismo il bite può risultare terapeutico, perché permette di preservare lo stato dei denti e di non peggiorare il loro deterioramento.
Le conseguenze della malocclusione non interessano solo la bocca, provocando difficoltà masticatorie, ma anche la zona dorsale della schiena, il rachide, causando problemi alla postura e dolori muscolari al collo e alla colonna vertebrale.

Mal di testa e mal di schiena

Com’è stato detto precedentemente, l’apparato masticatorio è legato attraverso l’articolazione temporo-mandibolare al sistema posturale. Il digrignamento dei denti e la malocclusione dentale, quindi, possono essere causa di mal di schiena e mal di testa. È importante sottolineare che bisogna rivolgersi agli specialisti, perché sono segnali e sintomi di altre patologie. Inoltre, lʼintervento del Dentista Gnatologo potrebbe essere coadiuvato da un team specializzato, formato anche dal fisioterapista, dall’osteopata e dall’ortopedico.

In farmacia

In farmacia si possono acquistare i bite preformati e automodellanti ad un modico costo. Sono finalizzati a trattamenti di breve durata, ma è importante sottolineare il rischio che possano creare problemi occlusali, muscolari e di postura oltre a creare un vero e proprio spostamento dei denti. Prima di acquistarli è importante sottoporsi sempre ad una visita da uno specialista, perché un’autodiagnosi può peggiorare il proprio stato di salute, scegliendo un rimedio non consono al proprio problema.

Bite dentale: quanto costa?

I costi dei preformati e automodellanti variano dai € 29 ai € 70 in base alla marca e al modello, considerando che i costi per rimediare ad eventuali danni che potrebbero creare sono di gran lunga superiori alla terapia del bite personalizzato. Quelli personalizzati variano dai € 150 ai € 600. La differenza di prezzo dipende dal tipo di problematica riscontrata dal Dentista e dal materiale.