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Scovolino interdentale, come si usa? Domande e consigli utili

Durante la pulizia dei denti a casa bisogna prestare molta attenzione agli spazi interdentali soprattutto nei denti posteriori, dove sono presenti impianti, ponti e corone perché sono soggetti ad una maggiore esposizione ai batteri. La placca si insedia nei punti più nascosti e più difficili da raggiungere con lo spazzolino ed è lì che, nella maggior parte dei casi, si sviluppano carie ed infezioni.

È importante che quotidianamente oltre allo spazzolino e al dentifricio vengano utilizzati anche lo scovolino e/o il filo interdentale, per pulire gli spazi tra i denti. La scelta del prodotto più adatto deve essere affidata al Dentista grazie anche al supporto dell’Igienista: una misura troppo piccola di scovolino per uno spazio interdentale troppo amplio non permette una pulizia ottimale.

Scopri tutti i nostri consigli sul corretto utilizzo dello scovolino:

Spazi interdentali

Il dente ha 5 lati e per pulirli tutti bisogna utilizzare tecniche e prodotti differenti. In particolare:

  • Lato vestibolare (la parte esterna che si mostra sorridendo) deve essere pulito con lo spazzolino e il dentifricio, esercitando movimenti decisi dal solco gengivale verso il basso per i denti superiori e verso l’alto per quelli inferiori.

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  • Lato palatino o linguale (parte interna) deve essere spazzolato come la parte esterna.
  • Lato mesiale (1° spazio interdentale) con lo scovolino e/o filo interdentale.

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  • Lato distale (2° spazio interdentale) con lo scovolino e/o filo interdentale.

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  • Lato occlusale (piano masticatorio) deve essere spazzolato orizzontalmente con lo spazzolino e il dentifricio.

Gli spazi interdentali sono i punti di contatto tra un dente e l’altro, in cui si accumulano maggiormente i residui di cibo e di placca, poiché sono difficilmente raggiungibili dallo spazzolino. Ogni dente ha una distanza diversa l’uno dall’altro: si possono avere denti posteriori più vicini rispetto a quelli frontali. Per pulire al meglio ogni spazio il Dentista può consigliarvi di utilizzare scovolini di diverse misure oppure di passare anche il filo interdentale. La scelta deve essere presa considerando anche il vostro grado di capacità e di volontà di prendervi cura della vostra bocca: un utilizzo elevato di prodotti potrebbe scoraggiare l’uso stesso.

A cosa serve?

Lo scovolino è uno dei prodotti più importanti per l’igiene orale, perché, grazie alle sue setole, toglie la placca tra gli spazi interprossimali, evitando l’accumulo di batteri che provocano gengiviti e parodontiti. Può essere utilizzato anche per pulire gli impianti e gli apparecchi ortodontici.

È composto da un manico e da una testina, che variano in forma e misura: la funzione non cambia, ma la scelta di un tipo piuttosto che di un altro dipende dalle proprie esigenze, dalla propria manualità e dalle proprie preferenze.
Le caratteristiche principali per un buon scovolino sono:

  • Un manico con un’impugnatura ergonomica, per una presa stabile.
  • L’anima della testina, da cui partono le setole, rivestita in plastica, per non danneggiare lo smalto dei denti e i tessuti.
  • Setole cilindriche o a clessidra per garantire una pulizia di tutta la superficie del dente (quelle coniche potrebbero non spazzolare tutto lo spazio).

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Come si usa?

Lo scovolino dev’essere utilizzato almeno 1 volta al giorno, preferibilmente alla sera, dopo aver lavato i denti con spazzolino e dentifricio. Si può utilizzare insieme a gel a base di fluoro o di clorexidina, per prevenire le carie o per curare gengive infiammate. Non si deve usare mai con il dentifricio, perché contiene sostanze abrasive.

Per un uso corretto bastano pochi accorgimenti:

  • Impugnarlo il più possibile vicino alla testina.
  • Inserirlo nello spazio interprossimale e muoverlo avanti e indietro, contando fino a 10.
  • Sciacquarlo sotto l’acqua ad ogni passaggio.
  • Effettuare la stessa operazione in ogni spazio. Si consiglia di passarlo davanti allo specchio per facilitare l’utilizzo.
  • Posizionarlo ad asciugare e tenerlo chiuso in una custodia per evitare la contaminazione di germi e batteri dell’ambiente circostante.

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Durante i primi giorni di utilizzo potrebbero sanguinare le gengive; la causa è da attribuire all’accumulo di placca che ha infiammato i tessuti, non al prodotto. Deve essere una situazione momentanea, se persiste contattate il Dentista, perché è sintomo di altri problemi.

Qual è la misura giusta?

La scelta della misura dello scovolino dipende esclusivamente dagli spazi interprossimali dei denti. Come è stato detto precedentemente, è possibile che il Dentista vi consigli di utilizzare misure diverse per ogni dente.
È importante la misura corretta, perché uno troppo piccolo rispetto allo spazio non pulisce bene la superficie dentale, mentre una misura troppo grande potrebbe danneggiare la gengiva, oltre a creare problemi di inserimento.

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Per i pazienti che hanno infiammazioni gengivali, soffrono di parodontite o hanno subito un intervento chirurgico si consiglia l’utilizzo di scovolini con setole extra-soft, per una pulizia più delicata.

Quando sostituirlo?

Lo scovolino deve essere sostituito quando le setole sono consumate, perché non compie più la sua funzione pulente.
La sua durata dipende da diversi fattori:

  • lo spazio interprossimale,
  • la forza che viene esercitata,
  • la frequenza di utilizzo,
  • il livello di placca.

Quando si inizia ad utilizzare lo scovolino per pulire gli spazi interdentali, è possibile che si rovini dopo pochi giorni, perché lo spazio è più ridotto per la presenza della placca, ma con il tempo può durare anche più di una settimana.

Scovolino o filo interdentale?

La scelta del prodotto migliore dipende dall’ampiezza degli spazi tra i denti:

  • Il filo interdentale è consigliato per i pazienti che hanno spazi molto stretti, poiché, grazie al suo intreccio sottile, riesce ad entrare più facilmente senza danneggiare la gengiva.
  • Lo scovolino, invece, è consigliato per tutti i tipi di pazienti e, in particolare, per chi presenta diastemi o denti mancanti, grazie alla disponibilità di diverse misure.

Idropulsore

L’idropulsore ad uso domestico è una pistola che sciacqua le superfici dei denti con un getto d’acqua. Può essere utilizzato per rimuovere i residui di cibo tra gli spazi interdentali, intorno agli impianti e ai brackets dell’apparecchio ortodontico. Non deve essere considerato un sostituto dello scovolino e del filo interdentale, perché la potenza del getto non è così elevata da rimuovere la placca. È uno strumento che può aiutare le operazioni di igiene orale, ma non è fondamentale come lo spazzolino e lo scovolino.

Il getto dell’idropulsore deve essere indirizzato verso i denti, mai verso il solco gengivale, perché potrebbe danneggiarlo provocando delle infiammazioni. Per i pazienti affetti da malattia parodontale è sconsigliato l’utilizzo perché potrebbe aggravare ulteriormente il loro stato di salute.