• Home
  • Blog
  • Implantologia a carico immediato, scopri le differenze e i vantaggi rispetto alle protesi dentali mobili

Implantologia a carico immediato, scopri le differenze e i vantaggi rispetto alle protesi dentali mobili

L’esigenza sempre maggiore di offrire ai pazienti riabilitazioni protesiche fisse, a fronte di perdita di denti, ha portato l’odontoiatria moderna ad affinare tecniche chirurgiche meno invasive, sempre più veloci, sicure ed economiche.
L’implantologia a carico immediato permette al paziente di entrare nello studio odontoiatrico per l’intervento chirurgico di realizzazione della protesi, tutto in un’unica soluzione, e di avere nell’arco di poche ore un trattamento completo e definitivo.

Scopri di più:

Protesi dentarie

In Odontoiatria vengono definite protesi le costruzioni effettuate con diverse tecniche e materiali aventi il compito di sostituire i denti naturali con denti artificiali, riabilitando le funzioni masticatorie, estetiche e fonetiche dei pazienti.
Possono essere fisse o mobili, parziali o totali. In particolare:

  • Protesi fissa: dente artificiale cementato alla radice naturale del dente. Può interessare un singolo dente (corona) o più denti (ponti).
  • mobile: sostituzione dei denti naturali con denti artificiali rimovibili, agganciati ai denti adiacenti. Nel caso di una costruzione parziale si parla di scheletrati, mentre se interessa tutta l’arcata superiore o inferiore viene definita protesi mobile totale, o nel gergo comune “dentiera”.
  • combinata: prevede appositi ancoraggi ad impianti o corone su radici a supporto della protesi; può essere rimossa dal paziente.
  • fissa su impianti: inserimento di un impianto su cui viene avvitata la costruzione artificiale del dente. Può essere utilizzata per un singolo elemento o per intere arcate.

Implantologia

È una branca dell’odontoiatria che permette di riabilitare i pazienti affetti da edentulismo parziale o totale, ossia che hanno subito la perdita di uno o più denti oppure che sono completamente privi di denti, attraverso un impianto e una protesi dentale.

L’impianto è un dispositivo in titanio inserito chirurgicamente nell’osso, a cui viene avvitato un dente che riproduce quello naturale, restituendo al paziente la possibilità di:

  • masticare senza fatica e dolori alla gengiva,
  • poter sorridere senza vergognarsi o dover coprire la bocca con la mano,
  • conservare sani i denti adiacenti.

 

È stato dimostrato che l’osso, in cui viene inserito l’impianto, ricevendo stimoli dalla masticazione, non si atrofizza nel tempo, al contrario di quello che accade nei pazienti che portano la classica dentiera mobile.

Grazie all’utilizzo del titanio, materiale biocompatibile, e ai protocolli chirurgici assodati negli ultimi 40 anni, non esiste la possibilità che gli impianti vengano rigettati dal corpo con la conseguente perdita; solo in alcuni rari casi si può verificare, ma a determinare la non riuscita dell’intervento è prevalentemente lo stato di salute pregresso del paziente. Un intervento chirurgico di implantologia è, infatti, sconsigliato nelle persone che:

  • presentano malattie sistemiche,
  • fumano un numero eccessivo di sigarette,
  • abusano di alcol e droga,
  • soffrono di malattie parodontali.

Le caratteristiche stesse del paziente porterebbero alla non riuscita dell’intervento, peggiorando le condizioni di salute del cavo orale.

Uno dei fattori più importanti per il successo dell’intervento è l’igiene orale. Ricerche scientifiche hanno dimostrato che i pazienti che non hanno effettuato sedute di pulizia dentale professionale, hanno riscontrato fenomeni infiammatori dei tessuti perimplantari (la gengiva che ricopre l’impianto) e/o problematiche meccaniche. La placca che si deposita sugli impianti e nel solco gengivale può causare infiammazione gengivale e, nei casi più gravi, perdita ossea, con conseguente mobilità e perdita dei pilastri implantari.

perimplantite

FASI DELLA PERIMPLANTITE

Impianto endosseo

L’implantologia è nata negli anni ’60, ma dagli anni ‘80 in poi ha iniziato ad avere una diffusione sempre maggiore. Da allora sono state sviluppate diverse tecniche e oggi quella più utilizzata prevede l’inserimento dell’impianto nell’osso, per simulare la radice naturale del dente. L’impianto endosseo è poco invasivo per il paziente e, grazie all’ampia documentazione clinica, permette un risultato predicibile finale e una garanzia negli anni.

Implantologia a carico immediato

Il sogno di molti pazienti di entrare dal dentista con la bocca “in disordine” e dopo poche ore avere un sorriso hollywoodiano spesso si è scontrato con la realtà di tecniche molto spregiudicate che rendevano felici solo pochi pazienti.
La comunità scientifica, quindi, negli ultimi anni si è interrogata sui nuovi dati demografici e sul mutamento delle abitudini nelle relazioni sociali, portando il settore dentale a sviluppare nuove tecniche come l’implantologia a carico immediato, che prevede l’utilizzo di 4/6 impianti ai quali è avvitata una protesi completa, ripristinando la funzionalità masticatoria e l’estetica nel paziente in un’unica seduta di poche ore dal Dentista.

L’aspettativa di vita media, infatti, si è alzata notevolmente: negli anni ’60 l’età media era di 65 anni, oggi è passata a 85. Un altro aspetto da non sottovalutare riguarda il crescente desiderio in alcune persone di non avere più nella propria bocca una protesi dentale mobile, con tutti i rischi e disagi che questa comporta, ma di avere un manufatto protesico definitivo ben ancorato all’osso e soprattutto esente da problemi di spostamento o addirittura fuoriuscita accidentale dal cavo orale.

Se da una parte sono aumentate le esigenze estetiche, dall’altra è incrementato il numero di persone affette da edentulie, tanto da spingere la professione odontoiatrica ed il Ministero della Salute ad interrogarsi sull’esigenza di convenzionare con il Sistema Sanitario Nazionale la protesi avvitata, invece di quella mobile.
Oggi i protocolli chirurgici e le conferme arrivate da anni di evidenza scientifica garantiscono un risultato estremamente predicibile, ossia, se vengono seguite tutte le fasi previste dai protocolli, si conosce a priori il risultato.

La microinvasività del carico immediato permette di trattare pazienti con poca presenza di osso residuo, poiché questa tecnica prevede l’inserimento di impianti inclinati per raggiungere le zone dove, invece, è presente osso utile, non richiedendo interventi di rigenerazione ossea e riducendo drasticamente il rischio di rigetto e rottura delle protesi. Inoltre, questi soggetti spesso non possono ricevere innesti ossei, per ragioni legate a quadri clinici complessi oppure perché affetti da altre patologie.

Carico immediato a 4 e 6 impianti

Carico-immediato-4-impianti

La tecnica implantologica del carico immediato si fonda su anni di studi scientifici in cui è stato dimostrato che si possono sostituire intere arcate dentali con l’inserimento di 4/6 impianti, grazie all’individuazione dei punti di ancoraggio che permettono stabilità e una corretta distribuzione delle forze masticatorie.
È una tecnica poco invasiva e che riduce i costi per i pazienti rispetto alle grandi riabilitazioni che venivano effettuate in passato. Non è possibile, però, stilare un listino, poiché i prezzi dipendono dalle condizioni presenti in ogni bocca e che solo il Dentista può valutare.