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Denti del giudizio: quando bisogna toglierli?

I denti del giudizio sono gli ottavi molari che completano la dentizione e che spuntano  intorno ai 18-25 anni. I casi in cui sono presenti tutti e quattro sono molto rari, sono invece numerosi i pazienti a cui non nascono (ipodentia) o a cui bisogna estrarli, perché non correttamente allineati o colpiti da una patologia dentale (carie, ascesso, granuloma, ciste).

 

Che funzione hanno?

La dentizione umana attraversa diverse fasi:

1° fase: si formano i denti nell’utero materno intorno alla settima settimana di gravidanza.

2° fase: compaiono i primi denti da latte intorno al 5° – 8° mese di vita. La dentizione completa dei denti decidui avviene intorno ai 2 – 3 anni con la formazione di 4 incisivi, 2 canini e 4 molari per ogni arcata per un totale di 20 denti.

3° fase: processo di permuta, che inizia intorno ai 6 anni e termina verso i 12 anni con la formazione di 4 incisivi, 2 canini, 4 premolari e 4 molari per arcata. Intorno ai 18 – 25 anni compaiono i denti del giudizio, i terzi ed ultimi molari, che completano la dentizione permanente di 32 denti. Sono 4 ed occupano la posizione più interna nell’arcata dentale.

I denti del giudizio servivano ai nostri antenati per masticare la carne cruda, all’uomo moderno non servono, poiché l’alimentazione e la consistenza dei cibi sono cambiati.  L’evoluzione umana ha portato ad un restringimento della mascella e della mandibola, togliendo spazio ai terzi molari: il dente del giudizio ha bisogno di 10 – 12 mm, lo spazio disponibile è di 5 – 6 mm.

Quando compaiono?

L’età in cui spuntano può variare da persona a persona come accade per la crescita e la permuta degli altri denti. Solitamente emergono intorno ai 18 e i 25 anni.
Sono molti i pazienti a cui non spuntano, poiché non sono presenti, in questo caso si tratta di ipodentia, o perché sono inclusi sotto la gengiva. Raramente possono essere più di 4 e si parla di iperdentia.

Dente del giudizio incluso

Si verifica in molti pazienti la non comparsa dei denti del giudizio, poiché rimangono inclusi nell’osso o sotto la gengiva a causa del poco spazio a disposizione. Possono provocare infiammazioni croniche alla gengiva e generare la formazione di ascessi, cisti e granulomi.  In questi casi il rimedio migliore è estrarli ed eliminare il problema.

Dente del giudizio cariato

La carie è una malattia degenerativa causata dalla presenza di batteri che deteriorano il dente fino a creare una cavità. Se non viene curata, può raggiungere la polpa dentale, creando gravi problemi ai tessuti duri e molli del dente. Nel caso dei denti del giudizio si evita di curarli, ma si preferisce estrarli, perché l’insorgere di una carie può rappresentare un fattore di rischio per gli altri denti, essendo una malattia infettiva. E’ un dente che è ininfluente per la salute dentale e per la masticazione, se è “malato” è meglio toglierlo.

Sintomi

Come si fa a capire se sta spuntando il dente del giudizio?
Se non si è mai sofferto di mal di denti e verso l’età di vent’anni si manifesta gonfiore e dolore, è probabilmente il dente del giudizio che sta spingendo per fuoriuscire dalla gengiva. E’ molto importante rivolgersi al Dentista per valutare la posizione e lo stato di salute del dente.
I sintomi della comparsa del dente del giudizio sono:

  • Gengiva gonfia nella zona in cui spunterà il dente.
  • Dolore alla mandibola o mascella.
  • Guancia gonfia.
  • Dolore al molare vicino.

Quando estrarli?

I denti del giudizio nell’uomo moderno hanno perso la loro funzione, per questo motivo se generano problemi agli altri denti, è meglio estrarli e non preservarli, cosa molto importante invece per gli altri denti, che ci permettono di masticare, sorridere, parlare e preservare una corretta occlusione.

I casi in cui è consigliato estrarre i denti del giudizio sono:

  • CARIE: se è cariato, non è effettuata l’otturazione o la devitalizzazione, ma si procede con l’estrazione, poiché potrebbe infettare gli altri denti.
  • ASCESSI DENTALI, CISTI, GRANULOMI: l’accumulo di pus, causato da un’infiammazione batterica, crea gravi problemi non solo al dente colpito, ma anche all’intera bocca. Estrarre il dente del giudizio riduce il rischio di gravi complicazioni.
  • NON ALLINEATI: i denti del giudizio potrebbero avere una posizione orizzontale o non allineata, spingendo gli altri denti e causando problemi di malocclusione. In questi casi non si procede con la correzione attraverso l’apparecchio ortodontico, ma si tolgono definitivamente.
  • INFIAMMAZIONI GENGIVALI: possono rimanere inglobati nell’osso e nella gengiva, provocando focolai di infiammazione cronica.
  • INCLUSO: in alcuni casi il dente del giudizio rimane intrappolato nella mascella o nella mandibola, provocando cisti e indebolimento dell’osso. L’unica soluzione è estrarre il dente.
  • SCHEGGIATO: se il dente si scheggia rischia di subire delle infiltrazioni, si preferisce estrarlo invece di fare degli interventi che con il tempo potrebbero essere comunque inutili.

Estrazione

Come è stato scritto precedentemente sono molti i casi in cui è necessario estrarre il dente del giudizio, perchè è considerato un dente ininfluente e si preferisce preservare gli altri a discapito di questo. Se, invece, sono presenti, si consiglia di prestare maggiore attenzione durante le fasi di igiene orale.
L’estrazione è eseguita da un Dentista chirurgo sotto anestesia locale. E’ un’operazione le cui complicazioni dipendono da diversi fattori:

  • Posizione;
  • Lunghezza delle radici;
  • Crescita del dente.

Si consiglia un’estrazione precoce, prima della sua estrusione, per ridurre le difficoltà d’estrazione; per evitare di avere complicazione post operatorie; per prevenire lesioni alle strutture anatomiche contigue e per ridurre il dolore del paziente.
Dopo un paio d’ore dall’intervento si possono manifestare i seguenti sintomi:

  • Gonfiore;
  • Dolore;
  • Leggera perdita di sangue.

Si consiglia di:

  • Posizionare una borsa del ghiaccio sul lato in cui si è subita l’operazione;
  • Assumere alimenti liquidi e freddi;
  • Evitare cibi caldi;
  • Evitare di fumare e bere alcolici;
  • Evitare sciacqui.