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Apparecchio denti: lo strumento migliore per ottenere un sorriso perfetto

apparecchio fisso è una protesi che, in campo odontoiatrico, ha la funzione di allineare i denti migliorando lʼocclusione tra lʼarcata superiore e quella inferiore; inoltre, permette di agevolare le operazioni di igiene orale, eliminando, ad esempio, il problema dellʼaffollamento dei denti e donando un sorriso perfetto.

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Apparecchio denti

Etimologicamente ortodonzia vuol dire “denti dritti”. È la branca dellʼodontoiatria che, attraverso lʼapplicazione dellʼapparecchio, permette di correggere le malocclusioni dentali e di allineare i denti, ripristinando la corretta funzionalità del sistema masticatorio. È importante eliminare questi difetti non solo per un fattore estetico, ma anche perché possono alterare lo stato di salute della bocca e dellʼapparato muscolo scheletrico.

Lʼapparecchio si differenzia in fisso e mobile. Ognuno ha caratteristiche e funzionalità differenti.

  • Fisso: è composto da piastrine (brackets) che vengono cementate su ogni dente e da un filo di metallo (arco), incastrato in ogni singolo bracket e agganciato agli anelli metallici posti nei molari. Lo spostamento dei denti avviene grazie alla forza esercitata dallʼarco. Alcuni casi clinici possono richiedere anche lʼutilizzo di altri dispositivi come gli elastici, il baffo, il divaricatore di palato, tubi o bande sui molari, per potenziare gli spostamenti. Può essere posizionato nella zona vestibolare oppure in quella linguale e palatina.

 

  • Mobile: è un dispositivo ortodontico e ortopedico, poiché permette di allineare i denti e di ripristinare la corretta funzionalità delle ossa, dei muscoli mascellari e mandibolari. È composto da una parte in resina, conforme al palato, a cui è collegato un filo di metallo. È utilizzato per intervenire in pazienti pediatrici e per mantenere il risultato successivamente ad un trattamento ortodontico. È importante essere costanti e indossarlo tutto il giorno.

 

È possibile sottoporsi ad un trattamento ortodontico a qualsiasi età, grazie alla plasticità del tessuto osseo. È lʼortodontista a dover valutare ogni caso clinico, poiché alcuni problemi potrebbero richiedere un intervento già in tenera età, per ottenere risultati migliori in tempi brevi e con tecniche meno invasive. Lʼetà ottimale è tra gli 11 e i 15 anni, in cui è conclusa la dentizione e non si ha il timore di avere un sorriso metallico.

È importante sottolineare che lʼortodonzia richiede uno studio progettuale a priori attraverso lʼanalisi di lastre del cranio, modelli in gesso delle occlusioni dentali e fotografie del volto, per raggiungere attraverso lʼapparecchio il risultato stabilito: ogni caso è a sé e dev’essere esaminato dallʼortodontista.

Si deve sottoporre ad un trattamento ortodontico chi presenta:

  • problemi di malocclusione,
  • affollamento dei denti,
  • agenesi,
  • morso incrociato,
  • mandibola spostata rispetto alla mascella,
  • morso profondo.

Elastici

Sono indicati in alcuni casi per aumentare la forza esercitata dallʼapparecchio fisso. Vengono applicati nei brackets per collegare lʼarcata superiore con quella inferiore ed effettuare uno spostamento maggiore.

In ceramica

Lʼesigenza estetica richiesta dai pazienti ortodontici adulti ha portato le aziende del settore a sviluppare apparecchi fissi che non siano di forte impatto visivo quando si sorride o si parla. Sono stati creati brackets in ceramica, caratterizzati dalla stessa colorazione dei propri denti, con fili bianchi, per eliminare i problemi di inestetismi. Hanno la stessa funzionalità di quelli metallici.

Invisibile

Negli anni ʼ90 è stato prodotto un apparecchio invisibile che permette di effettuare un trattamento ortodontico senza avere problemi estetici o di igiene orale, grazie allʼutilizzo di mascherine trasparenti che esercitano la forza necessaria per spostare i denti. Lʼortodontista deve prima di tutto esaminare il caso per verificare che possa essere utilizzato lʼapparecchio invisibile, successivamente, attraverso un apposito software, sviluppa il piano di trattamento, in cui vengono previsti i movimenti e il risultato finale. Viene fornito al paziente un kit di aligner personalizzati che dovranno essere sostituiti ad ogni step.

È importante indossare la mascherina trasparente almeno 20 ore al giorno per garantire lʼefficacia del trattamento. Deve essere tolta durante i pasti e le operazioni di pulizia dei denti. La durata del trattamento dipende dalla gravità del caso.

 

Può essere utilizzato solo nei seguenti casi:

  • affollamento dentale,
  • denti con spaziatura eccessiva,
  • morso incrociato,
  • morso profondo,
  • morso inverso.

Impianto dentale

È possibile che sia richiesto lʼuso dellʼapparecchio ortodontico in caso di agenesi o di perdita di un dente poiché permette di posizionare i denti in modo tale da creare il giusto spazio per lʼinserimento di un impianto. I pazienti che hanno già installato un impianto possono sottoporsi ad un trattamento ortodontico, ma lʼortodontista dovrà considerare nella progettazione del caso la presenza di una protesi installata nellʼosso, poiché, a differenza dei denti naturali, non può essere spostata.

Bite denti

Il bite è una placca occlusale che risolve i problemi dellʼapparato masticatorio legati al digrignamento dei denti, alla malocclusione dentale, al russamento e alla dislocazione mandibolare, ripristinando le funzionalità dellʼapparato stomatognatico. Non è da confondere con lʼapparecchio ortodontico, che invece permette di modificare le malocclusioni dentali spostando i denti e posizionandoli nel modo corretto. Naturalmente un equilibrato combaciamento delle arcate dentali permette di non alterare i muscoli e lʼarticolazione temporo-mandibolare.

Prima di acquistare qualsiasi tipo di bite presente sul mercato è importante effettuare una visita dal Dentista, che può comprendere le cause del problema, perché in caso di malocclusioni gravi non serve il bite, ma è utile sottoporsi ad un trattamento ortodontico.

Igiene orale pazienti ortodontici

Lʼapparecchio permette di allineare in modo perfetto i denti, eliminando problemi di affollamento dentale, diastemi, agenesi, che favoriscono lʼinsorgere di carie e gengiviti, se non puliti correttamente. Una funzione è proprio quella di migliorare le operazioni di igiene orale. Durante il periodo del trattamento è fondamentale effettuare quotidianamente una pulizia corretta dei denti, dei brackets, della zona sotto il filo e lungo la linea gengivale poiché si accumulano maggiormente la placca e i residui di cibo.

Le regole importanti sono:

  • usare lʼidropulsore almeno una volta al giorno, per eliminare buona parte dei residui di cibo;
  • spazzolare dopo ogni pasto i denti con uno spazzolino con una testina sottile, per pulire vicino ai brackets e sotto il filo;
  • utilizzare uno spazzolino mono ciuffo per pulire le zone vicine ai brackets, sotto il filo e la linea gengivale;
  • adoperare gel gengivali a base di fluoro per prevenire le carie e infiammazioni gengivali.

pulizia-apparecchio

Apparecchio: fa male?

Lʼapparecchio fisso in sé non provoca dolore poiché è posizionato sullo smalto dei denti che non ha sensibilità, ma si può percepire fastidio i primi giorni di trattamento e dopo ogni visita dallʼortodontista, perché i denti si muovono. È un dolore proporzionato alla gravità del caso e alla propria sopportazione del dolore. Inoltre, i primi giorni è consigliato evitare cibi duri o appiccicosi.

I brackets, data la loro conformazione, possono escoriare i tessuti molli intorno, ma basta utilizzare la cera ortodontica per alleviare il problema. Se si mangiano cibi troppo duri, si possono scollare i bracket oppure si può rompere il filo, in questi casi bisogna rivolgersi subito allʼortodontista, che riparerà il danno.

Per quanto tempo?

Ogni caso è a sé e richiede uno studio clinico da parte dello specialista, che valuterà la durata. In media per ottenere ottimi risultati sono necessari da 1 a 2 anni.

Costo

In campo ortodontico non è possibile stilare un listino prezzi, poiché incorrono diversi fattori, quali:

  • stato allineamento dei denti,
  • dimensioni del palato,
  • posizionamento della mascella rispetto alla mandibola,
  • livello di diastemi,
  • mal posizionamento dei denti,
  • apparecchio utilizzato.

I casi gravi richiedono trattamenti più lunghi, visite più frequenti dallo specialista e lʼutilizzo di diversi strumenti ortodontici, con conseguente aumento di costo.